Osservatorio Integratori Italia: ferro, risorsa fondamentale per la lotta contro l’anemia

In Italia la mancanza di ferro interessa 3 persone su 10, soprattutto donne*. In particolare, nelle donne in gravidanza, comporta un rischio maggiore di morte e malattie per la madre e il feto.

L’anemia colpisce mezzo miliardo di donne in età riproduttiva in tutto il mondo. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) riconosce l’anemia come problema di salute pubblica a livello globale e punta a una riduzione del 50%  tra le donne in età riproduttiva entro il 20251 come riportato anche nella sezione “Mind the gap” di IADSA2.

L’anemia nelle donne in età riproduttiva è una delle principali sfide per la salute pubblica, con un impatto a lungo termine sulla loro salute, dei loro figli e dello sviluppo economico. Anche Integratori Italia, associazione italiana aderente a Confindustria, da sempre impegnata a contribuire alla crescita della conoscenza, del corretto utilizzo e della qualità dell’integratore alimentare, fa il punto sulla supplementazione del ferro in gravidanza e nella lotta globale contro l’anemia.

L’OMS afferma che “Una dieta contenente quantità adeguate di ferro biodisponibile dovrebbe essere sostenuta per la prevenzione e il controllo dell’anemia“. Buone fonti alimentari di ferro includono carne, alcuni cereali integrali, legumi, noci, verdure verdi e frutta secca

Ma in molte parti del mondo il consumo di ferro tra le donne in gravidanza è inferiore a quanto dovrebbe essere e perciò bisognerebbe fare ricorso ad una corretta supplementazione. In particolare, l’OMS raccomanda l’integrazione di ferro per donne in età fertile

Vi sono molti potenziali fattori scatenanti la carenza di ferro, tra cui infezioni / infiammazioni (ad esempio disfunzione enterica ambientale, EED), carenze di micronutrienti diverse dal ferro (ad esempio vitamina B12 e folato) e fattori genetici (ad esempio emoglobinopatie)3.

In questa condizione, le dimensioni e il numero dei globuli rossi di un individuo (la concentrazione di emoglobina) scendono al di sotto di un certo livello e di conseguenza la capacità del sangue di trasportare l’ossigeno in tutto il corpo risulta alterata. Ciò può influire sulla capacità fisica, sulle prestazioni lavorative e sulla funzione cognitiva.

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References

https://www.who.int/nutrition/publications/globaltargets2025_policybrief_anaemia/en/

https://www.iadsa.org/mind-the-gap/english/iron#intro

3 VISTA E VITA | VOL. 30 (2) | 2016

*Intervista Manuela Pastore, dietista dell’Unità Operativa di Endocrinologia in Humanitas

Dal goloso cacao un fitocomplesso dalla poliedrica attività benefica: i flavanoli.

Il cacao è una polvere di colore bruno-rossiccio, che viene ricavata dalla pianta del cacao (Theobroma cacao), originaria dell’America meridionale, in particolare del Venezuela.

L’alta concentrazione di polifenoli, in particolare flavanoli, è la caratteristica distintiva della polvere di cacao. In passato la presenza di diverse concentrazioni di polifenoli si pensava essere esclusivamente correlata alla definizione del sapore e dell’aroma tipico di questi prodotti, ma in seguito a studi più approfonditi, essa si è dimostrata legata ad effetti salutistici, dovuti all’attività antiossidante di queste molecole. Si suppone che tale capacità antiossidante sia una delle spiegazioni per la bassa incidenza di aterosclerosi e patologie cardiovascolari nelle popolazioni indigene dell’America Centrale, tra cui è diffuso il consumo di bevande a base di cacao.

Recentemente alcuni ricercatori americani (Balzer J, et al. 2008) hanno esaminato gli effetti indotti da una supplementazione con flavanoli sulla funzionalità endoteliale in pazienti diabetici. La scelta di pazienti diabetici era giustificata dall’alta correlazione tra questa patologia e le malattie cardiovascolari.

I 40 pazienti partecipanti allo studio sono stati suddivisi in due gruppi, ognuno ricevente una diversa supplementazione giornaliera di flavanoli derivati da cacao per 30 giorni consecutivi:

  • gruppo controllo = 75 mg di flavanoli/die
  • gruppo trattati = 963 mg di flavanoli/die

All’inizio, dopo 8 giorni ed alla fine della somministrazione, in tutti i soggetti è stata determinata la funzionalità endoteliale (tramite valutazione della dilatazione dell’arteria brachiale), la concentrazione di flavanoli nel sangue, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.
Già dopo 8 giorni dall’inizio della sperimentazione, i soggetti trattati hanno manifestato un miglioramento significativo della funzionalità endoteliale ed un aumento della concentrazione di flavanoli nel sangue (da 1.47 nmol/l a 2.78). Risultati ancora più marcati si sono registrati a distanza di 30 giorni (funzionalità endoteliale aumentata di oltre il 30%). Al contrario, nel gruppo di controllo non si sono osservate differenze significative nei diversi parametri misurati. La pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e i valori glicemici si sono mantenute invariate nel corso del trattamento per entrambi i gruppi testati.

I dati riportati indicano che l’assunzione giornaliera di elevate quantità di flavanoli può migliorare la funzionalità endoteliali in pazienti diabetici. Questo risultato potrebbe essere significativo nei confronti di alcune patologie di natura cardiovascolare, come ictus ed infarti, che colpiscono con alta frequenza la popolazione Occidentale; tali osservazioni suggeriscono la possibilità di integrare la Dieta abituale con flavanoli come coadiuvanti per la riduzione del rischio cardiovascolare.

A cura della prof. Alessandra Bordoni (Dietologa), e dr.a Marta Baldini (Esperta in nutrizione ed attività fisica )

Riferimenti Bibliografici Balzer J, Rassaf T, Heiss C, Kleinbongard P et al. Sustained benefits in vascular function through flavanoli containing cocoa in medicated diabetic patients. Journal of the American College of Cardiology. 51,22;2008

La propoli, elemento ad alta concentrazione di flavonoidi, è un antico rimedio a supporto della funzionalità delle prime vie aeree

La propoli è prodotta dalle api ed è composta principalmente da secrezioni resinose che le api raccolgono sugli alberi (pioppi, abeti, olmi, betulle, ecc.) e che poi mescolano con saliva e cera.

La scoperta e l’utilizzo della propoli risalgono a tempi antichissimi, circa 6000 anni fa. I sacerdoti egiziani la usavano per mummificare le spoglie dei faraoni, mentre i medici la impiegavano per trattare le infezioni della pelle e dell’apparato respiratorio, e come cicatrizzante e disinfettante delle ferite. Negli ultimi decenni, la ricerca scientifica ha messo in evidenza le proprietà e le azioni dei componenti della propoli, tra cui ricoprono un ruolo importante i flavonoidi, presenti per un 10% circa, che assicurano gran parte delle sue proprietà antimicrobiche.

Molto recentemente la propoli e le sue funzionalità sono state oggetto di una riesamina della letteratura. Il lavoro di Viuda-Martos e coll. (2008) valuta l’uso di un integratore a base di estratto di propoli in persone asmatiche. In questo studio, 46 persone di ambo i sessi (età 19-52 anni), colpiti da moderati attacchi di Asma da almeno 2 anni, sono stati suddivisi in 2 gruppi che assumevano un placebo o estratto acquoso di propoli (400 mg/d; propoli originaria del Sud America con una concentrazione del 0.05% di flavonoidi). Tutti i pazienti durante il periodo di trattamento mantenevano la propria regolare terapia a base di teofillina, senza assumere corticosteroidi o altri farmaci specifici. All’inizio, dopo 1 mese ed alla fine del trattamento, in tutti i soggetti è stata determinata la funzionalità ventilatoria (capacità polmonare), la concentrazione e la presenza di eventuali marker ematici di infiammazione (citochine) e il numero di attacchi d’asma notturni.

Al termine della sperimentazione, il gruppo trattato con propoli ha presentato una riduzione significativa del numero e della severità degli attacchi notturni d’asma (da 2.5 a 1 a settimana) e un’aumentata capacità ventilatoria (>50%) rispetto i valori iniziali.

Inoltre, i miglioramenti clinici descritti erano associati ad un abbassamento dell’oltre il 50% dei valori serici di citochine pro-infiammatorie. Al contrario, nei pazienti trattati con placebo non si sono osservate differenze significative nei diversi parametri misurati.

I risultati ottenuti dimostrano una forte capacità dell’estratto di propoli di agire positivamente sullo stato infiammatorio in persone asmatiche e tali effetti, secondo gli autori, sono da attribuire alla composizione del prodotto che include alte quantità di flavonoidi e acido caffeico. L’estratto di propoli, usato come integratore, appare pertanto idoneo come coadiuvante nel trattamento di stati infiammatori oro-faringei associati ad asma.

A cura della prof. Alessandra Bordoni (Dietologa), e dr.a Marta Baldini (Esperta in nutrizione ed attività fisica )

Riferimenti Bibliografici

Viuda-Martos M, Ruiz-Navajas Y, Fernández-López J, Pérez-Alvarez JA Functional properties of honey, propolis, and royal jelly J Food Sci. 2008 Nov;73(9):R117-24.

Khayyala MT, El-Ghazaly MA, El-Khatib AS, et al. A clinical pharmacological study of the potential beneficial effects of a propolis food product as an adjuvant in asthmatic patients. Fundamental & Clinical Pharmacology 17 (2003) 93–10217 (2003) 93–102.

Integratori alimentari per la salute della donna

Le donne rappresentano il 51 % della popolazione italiana. Il benessere psicofisico della donna e dell’uomo passa da un corretto stile di vita, ovvero sana alimentazione e regolare attività fisica.

In particolare, la vita di una donna è caratterizzata da diversi stati fisiologici, i quali richiedono attenzioni e modalità di approccio differenti. Lungo il suo percorso di vita, la donna affronta variazioni ormonali: ciclo mestruale, gravidanza, allattamento e menopausa.

È pertanto necessario prestare una specifica attenzione a soddisfare le sue necessità nutrizionali, in modo da mantenere una condizione di benessere generale.
Durante la menopausa, ad esempio, alcune donne accusano dei disturbi per i quali esistono cure e rimedi utili a garantire loro una buona qualità di vita.

Alcuni sono sintomi tipici della carenza estrogenica come sintomi vasomotori, disturbi del sonno, disturbi del trofismo urogenitale quali irritazione, secchezza vaginale, disturbi della minzione. Altri disturbi psicologici ed emotivi, quali ansia, irritabilità, umore depresso, ridotta capacità di concentrazione, senso di fatica ecc., non sono invece esclusivamente riconducibili alla carenza estrogenica.
Le modificazioni dell’immagine corporea, con l’atrofia cutanea, l’aumento ponderale e la distribuzione addominale del grasso corporeo, di tipo androide, sono in parte legate alla carenza di estrogeni e possono avere ripercussioni negative nella vita sociale delle donne.

In natura troviamo alcune sostanze che contrastano quanto più possibile i disturbi neurovegetativi delle donne in peri- e post-menopausa. Tra le sostanze naturali più valutate meritano una particolare menzione isoflavoni della soia, estratto di magnolia, lattobacilli, vitamina D e calcio. In particolare, sostanze quali la vitamina D e il calcio sono molto conosciute per le loro attività sulle ossa e quindi nella prevenzione di osteopenia e successivamente, osteoporosi.

Un sintomo fastidioso che spesso si associa alle vampate in un gran numero di donne è rappresentato da uno stato d’ansia che spesso induce un profondo stato di prostrazione psicologica. Questa condizione è spesso correlata anche a un senso di stanchezza e astenia, con un peggioramento della qualità del riposo e una diminuzione delle ore effettive di sonno. Per quanto riguarda questo sintomo sono ben conosciute le spiccate proprietà anti-ansiogene dell’estratto di magnolia, che ha virtù tranquillanti e rasserenanti senza però provocare sonnolenza nelle ore diurne, e che soprattutto risulta privo di quegli effetti collaterali che caratterizzano gli ansiolitici. L’impiego di tali prodotti deve avvenire in modo consapevole e informato sulla loro funzione e le loro proprietà, per risultare sicuro e utile.

È necessario consultare preventivamente lo specialista nel caso in cui:
– non si gode di buona salute.
– si è in trattamento con farmaci, per essere sicuro che non ci siano controindicazioni o possibilità di interazioni.

Cosa sono gli Integratori e a cosa servono?

Uno stile di vita sano, costituito da una regolare attività fisica e una corretta alimentazione, è fondamentale per la nostra salute. In alcuni periodi della vita può essere necessario fronteggiare i cambiamenti e mantenere il benessere integrando alcuni nutrienti oppure utilizzando integratori a base di sostanze che sono in grado di supportare le nostre funzioni fisiologiche come probiotici o piante e loro estratti. Gli integratori alimentari sono un valido aiuto per il nostro benessere, anche se talvolta alcuni messaggi miracolistici della pubblicità possono confondere il consumatore, il quale non sa uscire da questo circolo vizioso di verità e bugie.

Cosa fare? il consiglio è leggere le etichette dei prodotti, affidarsi al consiglio di un professionista della salute e seguire le sue indicazioni.

Ma cosa sono gli integratori alimentari?

Gli integratori sono “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico”. Essendo alimenti sono soggetti alle norme in materia di sicurezza alimentare e possono contribuire, in base alla loro composizione, a mantenere lo stato di salute e a favorire il regolare funzionamento dell’organismo.

Gli integratori non devono mai essere considerati come sostituti di una dieta varia ed equilibrata né di uno stile di vita sano. Sono inoltre formulati per essere utilizzati in alcune particolari situazioni come, ad esempio, la mancanza di una sostanza nutritiva (in caso di carenza di ferro, ecc) o un suo aumentato fabbisogno per l’organismo (durante la gravidanza o in allattamento, ecc), con l’unico obiettivo di favorire la salute e il benessere. Gli integratori a base di sostanze non nutritive, come probiotici e piante e loro estratti, possono invece aiutarci a sostenere alcune funzioni fisiologiche del nostro organismo (ad es. l’equilibrio della flora intestinale, la funzione digestiva, il metabolismo del colesterolo, avere un’azione tonica, sostenere le difese immunitarie, ecc.)

Concludendo, utilizzare gli integratori alimentari in modo consapevole può aiutare a vivere meglio, ma è necessario che siano associati a un corretto stile di vita, attività fisica e dieta equilibrata.

Un vademecum per combattere i malanni di stagione

Durante la stagione invernale, il rischio di ammalarsi per il freddo intenso aumenta, causando l’abbassamento delle difese immunitarie, esponendoci a malattie e aggressioni virali, batteriche, fungine.

L’alterazione dei meccanismi di difesa determina l’incapacità da parte dell’organismo di proteggersi dall’attacco di fattori esterni nocivi. Come conseguenza del deficit della risposta immunologica ci sarà una maggiore suscettibilità ai disturbi invernali: febbretosse e dolori osteoarticolari.

In seguito, vi proponiamo un valido vademecum per proteggersi dai malanni invernali:

  • Regolare la temperatura degli ambienti interni: temperatura 19 ÷ 22°C; umidità relativa 40 ÷ 50%.
  • Curare l’umidificazione degli ambienti di casa e negli uffici, riempiendo le apposite vaschette dei radiatori.
  • Assicurare il buon isolamento di porte e finestre.
  • Prestare particolare attenzione ai bambini molto piccoli e alle persone anziane non autosufficienti, controllando anche la loro temperatura corporea.
  • Uscire, se possibile, nelle ore meno fredde della giornata.
  • Evitare i luoghi affollati, dove è più facile contrarre le infezioni.
  • Lavarsi spesso le mani.

Per difendersi meglio dal freddo rigido, dalle gelate, e dai conseguenti malanni di stagione, oltre ad alcune semplici regole menzionate sopra, una corretta alimentazione e idratazione rappresentano un efficace alleato:

  • Assumere pasti e bevande calde (almeno 1 litro e ½ di liquidi)
  • Non assumere alcolici per evitare la dispersione del calore prodotto dal corpo.
  • Scegliere gli alimenti ricchi in vitamina C come kiwi, arance, spinaci, limone, broccoli e cavoli per aiutare la normale funzione del sistema immunitario e contribuire a ridurre gli stati di stanchezza e affaticamento.
  • Scegliere le spezie, in particolare lo zenzero per la sua attività antiossidante ed antinfiammatoria.

Anche la Natura ci viene in soccorso con una grande ricchezza di principi come per esempio: la Boswellia serrata (Boswellia), la Malpighia punicifolia (Acerola), il Ribes nigrum (Ribes nero), la Rosa canina, la propoli, il Salix alba (Salice), l’uncaria tormentosa (Uncaria), l’Althaea officinali
(Altea), la Glycyrrhiza glabra (Liquirizia) e la Malva officinalis (Malva).

Gli integratori alimentari, coadiuvando il benessere dell’organismo e supportandolo in alcuni periodi di particolare affaticamento o stress, possono rappresentare un alleato valido e sicuro per integrare la dieta, favorendo l’assunzione ottimale di una o più sostanze particolarmente utili in questa stagione.

È bene ricordare che non devono essere considerati come sostituti di una dieta varia ed equilibrata né di uno stile di vita sano e, in caso di dubbi, è necessario chiedere consiglio ad un professionista della salute.

Gli integratori, una aiuto dalla natura a sostegno dell’organismo nella stagione invernale

Per difendersi meglio dal freddo rigido, dalle gelate, e dai conseguenti malanni di stagione, oltre agli indumenti pesanti anche la buona tavola è un efficace alleato.

Ecco qualche consiglio:

– scegli gli alimenti ricchi in vitamina C come kiwi, arance, spinaci, limone, broccoli e cavoli poiché aiutano la normale funzione del sistema immunitario e contribuiscono a ridurre gli stati di stanchezza e affaticamento

– scegli le spezie, in particolare lo zenzero per la sua attività antiossidante ed antinfiammatoria

Gli integratori alimentari, coadiuvando il benessere dell’organismo e supportandolo in alcuni periodi di particolare affaticamento o stress, possono rappresentare un alleato valido e sicuro per integrare la dieta, favorendo l’assunzione ottimale di una o più sostanze particolarmente utili in questa stagione. Ecco alcune indicazioni utili dalla Società Italiana di Medicina Naturale (www.simn.org):

Influenza

E’ un’infezione virale che colpisce prevalentemente l’apparato respiratorio. I sintomi tipici sono febbre, astenia, scarso appetito, raffreddore, tosse con o senza espettorato e dolori articolari e muscolari diffusi. La natura ci viene in soccorso con una grande ricchezza di principi. Solo per citarne alcuni:  la Boswellia serrata (Boswellia), la Malpighia punicifolia (Acerola), il Ribes nigrum (Ribes nero), la Rosa canina, la propoli, il Salix alba (Salice), l’uncaria tormentosa (Uncaria).

Sinusiti

Sono malattie infiammatorie del naso causate da batteri, virus o funghi. I sintomi tipici: prurito, bruciori, congestione nasale accompagnata da difficoltà nella respirazione e secrezione nasale più o meno abbondante. Talvolta può esserci febbre.  Tra i principi utili troviamo: l’Echinacea), l’Acerola, il Tilhymus species (Timo).

Tosse

È in genere causata da un’infiammazione dei bronchi, a causa di infezioni batteriche o virali, che insorgono di norma durante nella stagione fredda. La tosse può essere più o meno insistente, secca – cioè con scarso espettorato – o produttiva, cioè accompagnata dall’emissione di catarro. Una concausa importante è rappresentata dal fumo di sigaretta. Anche in questo caso, la natura viene in aiuto con un ampio ventaglio di principi utili, tra cui l’Althaea officinali
(Altea), la Glycyrrhiza glabra (Liquirizia), la Malva officinalis (Malva), Il Papaver rhoeas (Papavero rosso),  la Polygala virginiana (Poligala), il Pinus species (Pino di varie specie), la propoli.

Concludiamo ricordando che questi principi possono essere anche alla base di integratori, che è bene ricordare che non devono essere considerati come sostituti di una dieta varia ed equilibrata né di uno stile di vita sano; possono invece favorire la salute e il benessere dell’organismo in particolari situazioni stagionali, con la condizione di assumerli consapevolmente, seguendo le indicazioni segnalate nella confezione e, in caso di dubbi, chiedendo consiglio ad un professionista della salute.

È arrivato l’autunno: prenditi cura di pelle e capelli

La pelle e i capelli sono il nostro biglietto da visita e bisogna prendersene cura non solo in estate, ma anche nei periodi più freddi.

In questo periodo dell’anno i capelli e la pelle subiscono un forte stress ogni qualvolta che dall’esterno si passa ad un ambiente riscaldato o eccessivamente secco.

La regola di avere un’alimentazione varia, sana e colorata rimane il must per la cura della nostra bellezza:

  • Sì a frutta e verdura crude o poco cotte, per conservare percentuali più alte di vitamine e sali minerali. La vitamina C la ritroviamo negli agrumi. L’autunno porta con sé la raccolta di noci e nocciole, ricche di vitamina E che aiuta la pelle a mantenersi idratata. Portiamo a tavola le verdure tipiche dell’autunno come zuccaspinaci e verze, ricche di vitamina A.
  • Sì ad un’adeguata idratazione pari a 8-10 bicchieri di acqua al giorno, per garantire plasticità ed elasticità alla pelle e la giusta idratazione ai capelli.
  • Sì ad una corretta quantità di proteine e amminoacidi (legumi, pesce, uova, ecc) per un’azione ristrutturante sulla cheratina dei capelli e per donare lucidità e tono alla pelle.

No al fumo di sigaretta poiché diminuisce l’apporto cutaneo di ossigeno e la circolazione sanguigna favorendo un aspetto più invecchiato e spento della cute e dei capelli.

No ad un’alimentazione ricca di zuccheri, grassi saturi e prodotti raffinati poiché scarsi di vitamine, fibre, oligoelementi necessari per il giusto nutrimento.

Oltre all’adozione di uno stile di vita sano, oggi l’utilizzo di integratori alimentari ad azione antiossidante costituisce una delle più promettenti strategie di prevenzione contro l’invecchiamento cutaneo e la prevenzione di fenomeni degenerativi della pelle.

Nutrire infatti in maniera corretta la pelle e sostenere attraverso un’adeguata integrazione la sua fisiologia rappresenta un nuovo approccio che identifica la possibilità di usare composti contenuti negli alimenti, attraverso la Dieta e specifici integratori, per favorire il benessere e la fisiologia della pelle e i suoi annessi.

Tutti i consigli per affrontare la “Sindrome da rientro”

Settembre è arrivato: le giornate si accorciano sempre più, l’aria è più mite e da sempre a questo mese affidiamo promesse e buoni propositi.

I primi giorni segnano un passaggio difficile: la mente è ancora in vacanza e non è semplice riprendere i ritmi e riabituarsi alla routine di orari e tempi stretti. Per qualche settimana il grado di concentrazione può essere scadente ed è facile essere sconfortati e più scontrosi.

Forse non tutti lo sanno, ma alcuni nutrienti, che possiamo trovare in alimenti e integratori, possono avere un effetto positivo sul nostro umore e contribuiscono a tenere sotto controllo stress e stanchezza.

In particolare:

  • MAGNESIO: lo troviamo nei semi di zucca, mandorle, nocciole e legumi.
  • TRIPTOFANO: è presente nei cereali integrali, banane, uva e frutta oleosa.
  • SELENIO: lo troviamo nei legumi, carni bianche, latte e derivati e semi oleosi.
  • VITAMINA B12: la troviamo nella carne e nel pesce.

Inoltre, anche alcune piante sono da supporto per affrontare la cosiddetta “sindrome da rientro”:

  • RODIOLA: sembrerebbe aumentare i livelli dei neurotrasmettitori ad azione antidepressiva e psicostimolante del cervello.
  • ELEUTEROCOCCO: sembrerebbe migliorare la resistenza allo stress e stimolare l’attenzione e la concentrazione migliorando le performance mentali.

Infine, non dimentichiamo di riposare bene, di dormire in media 8 ore a notte e tenere lontano dalla camera da letto pc e smartphone che causano insonnia e agitazione.

Concludendo, vogliatevi più bene e dedicate il vostro tempo non solo ai doveri e agli impegni, ma concedetevi spazio per le cose belle: una cena con gli amici, un weekend fuori porta, un cinema o un momento di relax. Non rinunciate drasticamente e totalmente ai momenti di svago.

Il tempo a disposizione sarà certamente inferiore, ma l’importante è ritrovare un piccolo spazio per sé, per le cose che piacciono e portano benessere.

OTTIENI IL MEGLIO DAL SOLE

La bella stagione è arrivata e la voglia di avere una perfetta abbronzatura si fa sentire sempre di più.

Per evitare le scottature, rispettando allo stesso tempo l’epidermide, è importante nutrire la pelle attraverso l’assunzione di alimenti ricchi di acquavitamine sali minerali.

Un’alimentazione sana e bilanciata, infatti, è in grado di favorire la pigmentazione della pelle e prevenirne l’invecchiamento precoce. Determinati alimenti presentano straordinarie qualità abbronzanti, in quanto stimolano i melanociti, cioè le cellule deputate alla formazione di melanina, il pigmento che colora la pelle e la protegge dai raggi solari.

La regola base è di mangiare quotidianamente 4-5 porzioni di frutta, verdura fresca e di bere molto, almeno 2 litri di acqua al giorno per reintegrare i liquidi persi.

Per aiutare le difese naturali della pelle, di capelli e di unghie contro “lo stress da sole” contrastando l’azione dei radicali liberi, ecco i nutrienti da non fare mai mancare sulla nostra tavola e le fonti alimentari corrispondenti:

BetacaroteneAlbicocche, anguria, pesche, pomodori, carote, fragole, melone:

  • stimola la produzione di melanina;
  • svolge un’azione antiossidante contrastando l’invecchiamento precoce della pelle;

Vitamina A, C, E: Spinaci, olio d’ oliva, zucchine, pompelmo, noci, mandorle, fragole, kiwi, bietole, pomodori, peperoni:

  • contrastano l’azione dei radicali liberi, svolgendo un’azione antiossidante;
  • la vitamina E protegge la pelle dai raggi del sole;
  • la vitamina C partecipa alla formazione del collagene;

Vitamina PPPesce azzurro (sgombro, tonno, sarde, pesce spada), uova:

  • allevia le infiammazioni provocate dalle scottature;

ZincoPesce, carote, sedano verde, spianaci:

  • partecipa alla formazione del collagene, fondamentale per l’integrità della cute;

 Amminoacidi essenzialiCarne, pesce, latte e derivati, uova, legumi:

  • allevia le infiammazioni provocate dalle scottature;

Oltre all’adozione di uno stile di vita sano, oggi l’utilizzo di integratori alimentari ad azione antiossidante costituisce una delle più promettenti strategie di prevenzione contro l’invecchiamento cutaneo e la prevenzione di fenomeni degenerativi della pelle.

Nutrire infatti in maniera corretta la pelle e sostenere attraverso un’adeguata integrazione la sua fisiologia rappresenta un nuovo approccio che identifica la possibilità di usare composti contenuti negli alimenti, attraverso la Dieta e specifici integratori, per favorire il benessere e la fisiologia della pelle, supportando quella che viene oramai definita “la bellezza dall’interno”. Si raccomanda inoltre l’uso di creme solari adatte al proprio fototipo, un’importante forma di protezione e prevenzione.