Integratori alimentari in pediatria, Fimp: sì a uso corretto e responsabile

L’impiego degli integratori alimentari abbraccia tutte le fasce di età compresi bambini e adolescenti, sia per integrazioni nutrizionali come nel caso delle vitamine, sia come trattamento sintomatico

L’impiego degli integratori alimentari abbraccia tutte le fasce di età, dai lattanti agli adolescenti, per molteplici situazioni, prevalentemente in un’ottica di vera e propria integrazione nutrizionale, come per esempio vitamine, oligoelementi, Omega 3, ma anche come trattamento sintomatico, come nel caso invece di disturbi del sonno, coliche del lattante, tosse, sostegno delle difese immunitarie e supporto nella pratica sportiva intensa, solo per citare quelle più frequenti. È quanto affermato da Domenico Careddu, pediatra in occasione del recente Congresso nazionale Fimp. Lo riporta una nota stampa di Integratori Italia.

Importante acquisire competenze specifiche

«Ad oggi, si annoverano numerosi integratori che hanno caratteristiche e composizione molto differenti che, nel loro insieme, sono entrati a far parte della pratica clinica quotidiana del pediatra» ha detto il pediatra. È molto importante che l’assunzione degli integratori alimentari avvenga in modo corretto e consapevole, perché il rispetto di questi principi garantisce infatti la massima sicurezza. «In particolare – ha detto Careddu – facendo riferimento alla popolazione pediatrica e particolarmente alla prima infanzia, è consigliabile consultare il proprio pediatra di fiducia prima di assumere un integratore alimentare perché lo specialista è in grado di garantire che la somministrazione e l’utilizzo degli integratori avvenga sulla base di specifiche esigenze nutrizionali e/o salutistiche, tenendo conto delle condizioni cliniche del bambino, del suo stato nutrizionale, dell’eventuale contemporanea assunzione di farmaci e delle possibili interazioni. Tutto ciò premesso – conclude – è fondamentale che il pediatra acquisisca specifiche competenze rispetto all’universo degli integratori alimentari, in costante crescita e sviluppo, con sempre nuovi prodotti immessi sul mercato ed una attenzione sempre più diffusa da parte dei consumatori di tutte le età».

Massima attenzione agli integratori dalle autorità regolatorie

Nella nota, Integratori Italia ricorda che con il termine integratori alimentari, normati dalla Direttiva 2002/46/CE, attuata con il Decreto legislativo 21 maggio 2004, n.169, si definiscono “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e (che) costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate“. I componenti che possono essere utilizzati nella formulazione degli integratori alimentari, sono inseriti in un apposito elenco, aggiornato periodicamente dal Ministero della salute. Per l’immissione in commercio di un integratore alimentare, l’azienda produttrice deve inviare, sempre al Ministero della Salute, un’apposita notifica. “Le autorità regolatorie riservano grande attenzione a questa categoria di prodotti – scrive l’associazione di categoria – sia per quanto riguarda la formulazione che il consumo, come confermato dalla pubblicazione di numerosi e specifici documenti. Oggi disponiamo di un’ampia letteratura che evidenzia quanto i diversi componenti degli integratori svolgano effettivamente tale funzione; la condivisione di tali evidenze potrà sempre più contribuire alla conoscenza di queste risorse che hanno ancora tante potenzialità da esprimere nell’ottica di un approccio di prevenzione più ampio e a supporto anche delle fasce più fragili della popolazione”.

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