Integratori: sicuri di saperli usare? Nasce una guida

Sanihelp.it – Una campagna di comunicazione per imparare a usare bene gli integratori. L’idea è dell’Unione Nazionale Consumatori, in collaborazione con Integratori Italia AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari). Un obiettivo comune, che si è già concretizzato nel 2013 con la realizzazione della APP Integratori Alimentari, scaricabile sia dal sito di UNC che dagli APP store.

Il progetto prevede una guida digitale dal titolo L’uso corretto degli integratori, i cui contenuti sono tratti da alcuni capitoli dell’e-book Review scientifica sugli integratori, realizzata da Integratori Italia nel 2016. In particolare, i capitoli citati sono a cura di Benvenuto Cestaro, Giovanni Scapagnini, Vincenzo De Leo, Andrea Poli e Giancarlo Cravotto.

La guida sarà scaricabile gratuitamente dal sito UNC e verrà ulteriormente diffusa attraverso gli strumenti di UNC come la newsletter, l’house organ e post sulla sua pagina Facebook @UNConsumatori. Dopo una prima fase, sarà possibile accedere ai contenuti della guida anche attraverso il sito www.integratoriebenessere.it e la pagina Facebook Integratori e Benessere.

Nella guida digitale si chiarisce cosa siano gli integratori e si esplorano le principali aree di interesse legate al loro utilizzo e ai loro benefici, ovvero contribuire alla salute del cuore e del cervello, aiutare a realizzare un invecchiamento fisiologico e contribuire alla salute della donna. La guida fornisce un breve glossario dei termini più comuni e si conclude con un vademecum con le 10 regole utili per condurre un sano stile di vita. Ogni sezione permette di approfondire l’argomento con un link che rimanda al capitolo di riferimento della Review.

Gli italiani che utilizzano gli integratori sono sempre più numerosi; secondo un’indagine condotta da Gfk-Eurisko nel 2017 per conto di Integratori Italia, sono 3 persone su 4. Sono 1 su 2 quelle in cerca di informazioni. La principale fonte di informazione sugli integratori è il web (51%), seguita dal medico, soprattutto il medico di medicina generale (47%) e dal farmacista (40%). Se pertanto è vero che i canali tradizionali (medico e farmacista) sono considerati fonti la cui credibilità e autorevolezza è fuori discussione, si apre il problema della garanzia delle informazioni trovate sul web.