L’uso quotidiano di fitosteroli riduce del 2,3% il rischio di ospedalizzazione negli over 55 con ipercolesterolemia grave

L’assunzione giornaliera di fitosteroli da parte di europei adulti over 55 fa bene al cuore (loro) e al portafoglio (dello Stato). Questa massima sintetizza perfettamente i risultati di uno studio pubblicato da Food Supplements Europee condotto dai ricercatori indipendenti di Frost & Sullivan dal titolo Healthcare Cost Saving of Phytosterol Food Supplements in the European Union.
A fronte delle evidenze scientifiche che dimostrano che il consumo quotidiano di fitosteroli è in grado di ridurre i livelli di colesterolo LDL nel sangue, lo studio mostra come 1,7 g al giorno di tale sostanza possa ridurre del 2,3% il rischio di ospedalizzazione negli adulti europei over 55 che soffrono di ipercolesterolemia grave. Questo produrrebbe un risparmio a carico dei sistemi sanitari europei di oltre 5 miliardi di euro all’anno.
I ricercatori di Frost & Sullivan, nel valutare l’onere di gestione di eventi cardiovascolari causati dall’ipercolesterolemia in pazienti over 55, hanno stimato un costo di 1,328 miliardi di euro tra il 2016 e il 2020, 266 miliardi l’anno equivalenti a 34.637 € a evento.
In tutta l’Unione europea vivono 31,1 milioni di over 55 che soffrono di ipercolesterolemia grave, con un rischio stimato del 24,3% di sviluppare un evento cardiovascolare che richieda un’ospedalizzazione.

Non solo fitosteroli…

Questo non è il primo rapporto dove si indagano i possibili benefici economici generati da un uso quotidiano di integratori alimentari.
Nel primo studio, del 2016, i ricercatori di Frost & Sullivan avevano calcolato un risparmio di 13 miliardi di euro all’annodovuti a malattie cardiovascolari con un consumo giornaliero di 1.000 mg di integratori alimentari omega 3 EPA + DHA, nella popolazione over 55” dice Anna Paonessa, responsabile di Integratori Italia, l’associazione di Confindustria delle imprese che producono e commercializzano integratori alimentari, associata a Food Supplements Europe.
A febbraio 2017 un secondo studio si era occupato del risparmio generato dall’integrazione di calcio e vitamina Dnella prevenzione di fratture ossee nei pazienti over 55 che soffrono di osteoporosi. In questo caso un’integrazione quotidiana porterebbe a un risparmio di quasi 4 miliardi di euro l’anno (3,96 miliardi) su un target di 27,8 milioni di persone.

Nutraeconomia: nuova disciplina

A tutti gli effetti questi sono studi di nutraeconomia, una disciplina omologa alla farmacoeconomia, che focalizzano l’attenzione sui risparmi nei bilanci dei sistemi sanitari potenzialmente generabili da prodotti out of pocket, cioè la cui spesa al momento è completamente a carico di ogni singolo paziente.

Un trend in crescita, destinato ad aumentare nel prossimo futuro, che testimonia il desiderio di approfondire la conoscenza e sviluppare una cultura dell’integrazione alimentare.

Nutraeconomia e l’effetto di alcuni nutraceutici sui livelli di colesterolo sono stati oggetto di discussione anche alla scorsa edizione di Nutradays .

http://www.inpharmamag.it/2017/09/11/fitosteroli-risparmi/

Integrazione con fitosteroli riduce l’ipercolesterolemia, uno studio di Food Supplements Europe

Uno studio, commissionato da Food Supplements Europe, ha evidenziato che il consumo di  1,7 g di fitosteroli al giorno da parte degli adulti europei di età superiore ai 55 anni con ipercolesterolemia grave ridurrebbe del 2,3% il rischio di ospedalizzazione dovuta a eventi cardiovascolari.

La ricerca voluta dall’Associazione Europea di Aziende produttrici di Integratori Alimentari, di cui Integratori Italia-Aiipa fa parte, ha permesso agli analisti di Frost & Sullivan di ipotizzare risparmi per i sistemi sanitari di 26,5 miliardi di euro, pari a 5,3 miliardi di euro all’anno.

La diffusione dell’ipercolesterolemia in Europa

In tutta l’UE vivono 31,1 milioni di persone di età superiore a 55 anni che soffrono di ipercolesterolemia grave e che hanno un rischio stimato pari al 24,3% di essere colpiti da un evento cardiovascolare con conseguente ospedalizzazione. I fitosteroli hanno dimostrato di ridurre i livelli di colesterolo LDL. Ci sono prove evidenti che miliardi di euro di costi associati a eventi cardiovascolari potrebbero essere risparmiati attraverso un’integrazione più diffusa tra le popolazioni target nella UE.

I dati della ricerca

I ricercatori indipendenti di Frost & Sullivan hanno calcolato, infatti, l’onere economico legato alla gestione di eventi cardiovascolari dovuti a ipercolesterolemia in questo target di popolazione e hanno stimato un costo a carico dei servizi sanitari dell’UE di 1,328 miliardi di euro tra il 2016 e il 2020 – 266 miliardi di euro all’anno, equivalenti a 34.637 euro per ogni evento. I risultati dello studio sono riportati nel nuovo rapporto Frost & Sullivan: Healthcare Cost Savings of Phytosterol Food Supplements in the European Union.

Altri dati sui risparmi generati dall’integrazione nutrizionale

È il secondo studio pubblicato nell’arco di un anno che ha evidenziato l’enorme potenzialità di  una più diffusa integrazione alimentare nella UE nel generare risparmi in relazione a eventi cardiovascolari tra le popolazioni target. “Nel primo studio, del 2016, i ricercatori di Frost & Sullivan avevano calcolato un risparmio di  13 miliardi di euro all’anno dovuti a malattie cardiovascolari  con un consumo giornaliero di 1.000 mg di integratori alimentari omega 3 EPA + DHA, nella popolazione over 55”, afferma Anna Paonessa, Responsabile Integratori Italia – Aiipa. “In questo nuovo studio, si parla sempre di rischio cardiovascolare: l’analisi adesso esamina, attraverso una simulazione, l’impatto positivo dell’integrazione alimentare con fitosteroli sui costi dei servizi sanitari nella UE e sulla qualità di vita del target a rischio considerato dallo studio.

A febbraio 2017 è stato pubblicato un secondo rapporto che aveva calcolato il risparmio generato dall’integrazione di calcio e vitamina D nel ridurre le fratture ossee tra i  27,8 milioni di persone dell’UE di età superiore ai 55 anni che soffrono di osteoporosi, per un risparmio valutato di 3,96 miliardi di euro l’anno.

http://www.farmacianews.it/24370-2/

Colesterolo, i fitosteroli fanno bene e fanno anche risparmiare

Il consumo di 1,7 g di fitosteroli al giorno da parte degli adulti europei di età superiore ai 55 anni con ipercolesterolemia grave ridurrebbe del 2,3% il rischio di ospedalizzazione dovuta a eventi cardiovascolari. Ciò comporterebbe risparmi di € 26,5 miliardi nel corso di cinque anni, ovvero € 5,3 miliardi all’anno.

Questi i risultati del nuovo studio commissionato da Food Supplements Europe, (Associazione Europea di Aziende produttrici di Integratori Alimentari), di cui Integratori Italia-AIIPA fa parte, a seguito di un’analisi delle evidenze scientifiche disponibili.

L’ipercolesterolemia è dovuta alla presenza di livelli elevati di colesterolo LDL nel sangue ed è associata ad un più alto rischio di eventi cardiovascolari. In tutta l’UE vivono 31,1 milioni di persone di età superiore a 55 anni che soffrono di ipercolesterolemia grave e che hanno un rischio stimato pari al 24,3% di essere colpiti da un evento cardiovascolare con conseguente ospedalizzazione. I fitosteroli hanno dimostrato di ridurre i livelli di colesterolo LDL. Ci sono prove evidenti che miliardi di euro di costi associati a eventi cardiovascolari potrebbero essere risparmiati attraverso un’integrazione più diffusa tra le popolazioni target nella UE.

I ricercatori indipendenti di Frost & Sullivan hanno calcolato, infatti, l’onere economico legato alla gestione di eventi cardiovascolari dovuti a ipercolesterolemia in questo target di popolazione e hanno stimato un costo a carico dei servizi sanitari dell’UE di 1,328 miliardi di euro tra il 2016 e il 2020 – 266 miliardi di euro all’anno, equivalenti a 34.637 euro per ogni evento. I risultati dello studio sono riportati nel nuovo rapporto Frost & Sullivan: Healthcare Cost Savings of Phytosterol Food Supplements in the European Union (http://www.foodsupplementseurope.org ).

È il secondo studio pubblicato nell’arco di un anno che ha evidenziato l’enorme potenzialità di   una più diffusa integrazione alimentare nella UE nel generare risparmi in relazione a eventi cardiovascolari tra le popolazioni target.

“Nel primo studio, del 2016, i ricercatori di Frost & Sullivan avevano calcolato un risparmio di   13 miliardi di euro all’anno dovuti a malattie cardiovascolari con un consumo giornaliero di 1.000 mg di integratori alimentari omega 3 EPA + DHA, nella popolazione over 55” – dichiara Anna Paonessa, Responsabile Integratori Italia – AIIPA. “In questo nuovo studio, si parla sempre di rischio cardiovascolare: l’analisi adesso esamina, attraverso una simulazione, l’impatto positivo dell’integrazione alimentare con fitosteroli sui costi dei servizi sanitari nella UE e sulla qualità di vita del target a rischio considerato dallo studio.

A febbraio 2017 è stato infine pubblicato un secondo rapporto che aveva calcolato il risparmio generato dall’integrazione di Calcio e Vitamina D nel ridurre le fratture ossee tra i 27,8 milioni di persone dell’UE di età superiore ai 55 anni che soffrono di osteoporosi, per un risparmio valutato di 3,96 miliardi di euro l’anno.

http://www.okmedicina.it/index.php?option=com_community&view=groups&task=viewbulletin&groupid=15&bulletinid=5215&Itemid=188

Ipercolesterolemia, indagine Ue: con fitosteroli risparmi su eventi cardiovascolari

Con il consumo di 1,7 g di fitosteroli al giorno da parte della popolazione europea di età superiore ai 55 anni con ipercolesterolemia, si otterrebbe una riduzione del 2,3% del rischio di ospedalizzazione dovuta a eventi cardiovascolari, con risparmi di 26,5 miliardi di euro in cinque anni. A dirlo sono i risultati del nuovo studio commissionato da Food Supplements Europe, (Associazione Europea di Aziende produttrici di Integratori Alimentari), di cui Integratori Italia-AIIPA fa parte. In tutta l’UE vivono 31,1 milioni di persone di età superiore a 55 anni che soffrono di ipercolesterolemia grave e che hanno un rischio stimato pari al 24,3% di essere colpiti da un evento cardiovascolare con conseguente ospedalizzazione. I fitosteroli hanno dimostrato di ridurre i livelli di colesterolo LDL. Ci sono prove evidenti che miliardi di euro di costi associati a eventi cardiovascolari potrebbero essere risparmiati attraverso un’integrazione più diffusa tra le popolazioni target nella UE. I ricercatori indipendenti di Frost & Sullivan hanno calcolato, infatti, l’onere economico legato alla gestione di eventi cardiovascolari dovuti a ipercolesterolemia in questo target di popolazione e hanno stimato un costo a carico dei servizi sanitari dell’UE di 1,328 miliardi di euro tra il 2016 e il 2020 – 266 miliardi di euro all’anno, equivalenti a 34.637 euro per ogni evento. I risultati dello studio sono riportati nel nuovo rapporto Frost & Sullivan: Healthcare Cost Savings of Phytosterol Food Supplements in the European Union (http://www.foodsupplementseurope.org).

È il secondo studio pubblicato nell’arco di un anno che ha evidenziato l’enorme potenzialità di una più diffusa integrazione alimentare nella UE nel generare risparmi in relazione a eventi cardiovascolari tra le popolazioni target. «Nel primo studio, del 2016, i ricercatori di Frost & Sullivan avevano calcolato un risparmio di 13 miliardi di euro all’anno dovuti a malattie cardiovascolari con un consumo giornaliero di 1.000 mg di integratori alimentari omega 3 EPA + DHA, nella popolazione over 55 – dichiara Anna Paonessa, Responsabile Integratori Italia – In questo nuovo studio, si parla sempre di rischio cardiovascolare: l’analisi adesso esamina, attraverso una simulazione, l’impatto positivo dell’integrazione alimentare con fitosteroli sui costi dei servizi sanitari nella UE e sulla qualità di vita del target a rischio considerato dallo studio». A febbraio 2017 è stato infine pubblicato un secondo rapporto che aveva calcolato il risparmio generato dall’integrazione di Calcio e Vitamina D nel ridurre le fratture ossee tra i 27,8 milioni di persone dell’UE di età superiore ai 55 anni che soffrono di osteoporosi, per un risparmio valutato di 3,96 miliardi di euro l’anno.

http://www.farmacista33.it/ipercolesterolemia-indagine-ue-con-fitosteroli-risparmi-su-eventi-cardiovascolari/pianeta-farmaco/news–41267.html

Integratori alimentari? In ottima salute. In Italia è boom di vendite

Un’altra mania ha contagiato gli italiani, quella degli integratori alimentari. Dalle farmacie ai supermercati fino alla vendita diretta, la crescita del mercato è inarrestabile. A rivelarlo sono gli utlimi dati presentati dal Centro Studi QuintilesIMS per Integratori Italia di AIIPA e da AVEDISCO, l’Associazione Vendite Dirette Servizio Consumatori.

E così emerge che nonostante una riduzione nelle previsioni di crescita dell’economia italiana, pari allo 0,7% nel 2017 (Fonte: Fondo monetario internazionale) un settore che invece mette a segno una crescita rilevante è proprio quello degli integratori alimentari, sia nei canali distributivi “tradizionali”, sia nella vendita diretta.

Secondo QuintilesIMS, il mercato all’interno dei punti vendita di farmacie, parafarmacie e super/iper dal 2015 al 2016 ha fatto registrare un aumento globale del 6% rispetto all’anno precedente, con un valore complessivo pari a 3.030.000.000 euro. Se in termini assoluti la farmacia rappresenta oltre l’80% del valore dell’intero comparto, il canale che tuttavia ha messo a segno il tasso di crescita maggiore è quello dei corner dei super e ipermercati, con un +13,4%, (da 93.000.000 a 106.000.000 euro ca).

Le categorie di integratori più richiesti: prodotti per tosse e raffreddore, seguiti da integratori utili nella modulazione dell’umore, per i disturbi del sonno e la salute dell’apparato circolatorio.

Anche sul fronte dei canali della vendita diretta, lo stato di salute degli integratori mostra un andamento molto positivo: secondo AVEDISCO, il volume delle aziende associate dal 2015 al 2016 è cresciuto del 25%, parallelamente al numero degli incaricati coinvolti nella vendita diretta, che ha visto un incremento di quasi il 17%, facendo registrate un fatturato pari a 378.797.000 euro.

AVEDISCO rappresenta in Italia 17 aziende che distribuiscono integratori alimentari, con oltre 198.000 incaricati. In questo settore, gli incaricati oltre a promuovere i prodotti, rappresentano essi stessi il primo consumatore. Chi si occupa di marketing diretto, in un momento in cui questa possibilità si dimostra un’opportunità reale per chi approda al mercato del lavoro, rappresenta anche un consumatore informato, attento e fidelizzato: caratteristiche che si confermano nel complesso valide sui comportamenti dei consumatori d’integratori alimentari anche negli altri canali. In particolare, la vendita diretta è caratterizzata da una maggiore presenza di donne (60% vs 40%), di circa 40 anni, molto attente agli stili di vita. Nelle aziende rappresentate da AVEDISCO, le categorie di prodotto a maggior crescita sono i multivitaminici, i prodotti per il controllo del peso e quelli per mantenere uno stile di vita attivo.

Secondo l’elaborazione del Centro studi e statistiche di AVEDISCO, la stima del valore del mercato Italia nel canale distributivo della vendita diretta è di circa 454.556.000 euro (anno 2016).

“Anche i dati relativi alla prima parte del 2017 confermano il mercato degli integratori alimentari come il settore trainante all’interno della nostra compagine associativa – dichiara Giovanni Paolino, Presidente AVEDISCO – La crescita del settore prosegue: i consumatori che si interfacciano con questo modello di business, continuano a scegliere gli integratori commercializzati dalle nostre Aziende Associate per l’elevata qualità e il valore aggiunto di una consulenza personalizzata da parte dei nostri Incaricati. A riguardo le nostre Aziende rivolgono grande attenzione nel promuovere e incoraggiare l’attività di formazione degli Incaricati, proprio per essere sempre più preparati a soddisfare le esigenze di consumatori più informati ed evoluti.”

 “Nel nostro Paese l’impiego d’integratori alimentari presenta una diffusione in costante crescita, a conferma di quanto un uso attento e ragionato abbia benefici funzionali evidenti sullo stato di benessere dell’individuo” – sottolinea Anna Paonessa, responsabile di Integratori Italia. “La fotografia che emerge dalle due direttrici di crescita sugli integratori testimonia un comparto vivace, in cui il consumatore è responsabile e sempre alla ricerca d’informazioni.”

http://www.affaritaliani.it/costume/integratori-alimentari-in-ottima-salute-in-italia-e-boom-di-vendite-489338.html?refresh_ce

Integratori alimentari, crescita in tutti canali di vendita

Un settore che mette a segno una crescita rilevante è rappresentato dagli integratori alimentari, sia nei canali distributivi ‘tradizionali’, sia nella vendita diretta. E’ quanto emerge dai dati forniti dal Centro studi QuintilesIMS per Integratori Italia di Aiipa e da Avedisco, l’Associazione vendite dirette servizio consumatori. Secondo QuintilesIMS, il mercato all’interno dei punti vendita di farmacie, parafarmacie e super/iper, dal 2015 al 2016, ha fatto registrare un aumento globale del 6% rispetto all’anno precedente, con un valore complessivo pari a 3.030.000.000 euro.

Se in termini assoluti la farmacia rappresenta oltre l’80% del valore dell’intero comparto, il canale che tuttavia ha messo a segno il tasso di crescita maggiore è quello dei corner dei super e ipermercati, con un +13,4% (da 93.000.000 a 106.000.000 euro circa). Le categorie di integratori più richiesti sono prodotti per tosse e raffreddore, seguiti da integratori utili nella modulazione dell’umore, per i disturbi del sonno e la salute dell’apparato circolatorio.

Anche sul fronte dei canali della vendita diretta, lo stato di salute degli integratori mostra un andamento molto positivo: secondo Avedisco, il volume delle aziende associate dal 2015 al 2016 è cresciuto del 25%, parallelamente al numero degli incaricati coinvolti nella vendita diretta, che ha visto un incremento di quasi il 17%, facendo registrate un fatturato pari a 378.797.000 euro.

Avedisco rappresenta in Italia 17 aziende che distribuiscono integratori alimentari, con oltre 198.000 incaricati. In questo settore, gli incaricati, oltre a promuovere i prodotti, rappresentano essi stessi il primo consumatore. Chi si occupa di marketing diretto, in un momento in cui questa possibilità si dimostra un’opportunità reale per chi approda al mercato del lavoro, rappresenta anche un consumatore informato, attento e fidelizzato: caratteristiche che si confermano nel complesso valide sui comportamenti dei consumatori d’integratori alimentari anche negli altri canali.

In particolare, la vendita diretta è caratterizzata da una maggiore presenza di donne (60% vs 40%), di circa 40 anni, molto attente agli stili di vita. Nelle aziende rappresentate da Avedisco, le categorie di prodotto a maggior crescita sono i multivitaminici, i prodotti per il controllo del peso e quelli per mantenere uno stile di vita attivo.

Secondo l’elaborazione del Centro studi e statistiche di Avedisco, la stima del valore del mercato Italia nel canale distributivo della vendita diretta è di circa 454.556.000 euro (anno 2016).

“Anche i dati relativi alla prima parte del 2017 confermano il mercato degli integratori alimentari come il settore trainante all’interno della nostra compagine associativa”, dichiara Giovanni Paolino, presidente Avedisco.

“La crescita del settore prosegue: i consumatori che si interfacciano con questo modello di business continuano a scegliere gli integratori commercializzati dalle nostre aziende associate per l’elevata qualità e il valore aggiunto di una consulenza personalizzata da parte dei nostri incaricati. A riguardo le nostre aziende rivolgono grande attenzione nel promuovere e incoraggiare l’attività di formazione degli incaricati, proprio per essere sempre più preparati a soddisfare le esigenze di consumatori più informati ed evoluti”, aggiunge.

“Nel nostro Paese – sottolinea Anna Paonessa, responsabile di Integratori Italia – l’impiego d’integratori alimentari presenta una diffusione in costante crescita, a conferma di quanto un uso attento e ragionato abbia benefici funzionali evidenti sullo stato di benessere dell’individuo. La fotografia che emerge dalle due direttrici di crescita sugli integratori testimonia un comparto vivace, in cui il consumatore è responsabile e sempre alla ricerca d’informazioni”.

http://www.adnkronos.com/lavoro/dati/2017/07/10/integratori-alimentari-crescita-tutti-canali-vendita_yznT8ggr3ZpmrdVaT4UwAN.html?refresh_ce

Integratori e benessere: informazioni corrette e a portata di click.

Gli integratori alimentari sono una grande risorsa per il benessere e la salute. È importante, però, conoscerli, sapere che cosa contengono, in quali casi possono essere utili e usarli bene.

Tutte informazioni che Integratori Italia – AIIPA, il gruppo dell’Associazione italiana industrie prodotti alimentari, ha messo on line con il sito integratoriebenessere.it, che da anni offre news, consigli, approfondimenti e contributi di specialisti in nutrizione.

Il sito offre contributi controllati con rigore per assicurare correttezza scientifica e trasparenza, nello spirito dello standard etico per la trasparenza e la credibilità dei siti di informazione scientifica definito dell’organizzazione Health on the net foundation.

Per promuovere ulteriormente la corretta informazione, Federfarma e Integratori Italia – AIIPA si sono alleati con il progetto “Integratori e benessere: informazioni corrette e a portata di click“, una campagna per ricordare che è possibile trovare un consiglio qualificato e professionale sugli integratori in farmacia.

Il bisogno di informazione attendibile sugli integratori alimentari è confermata anche dalla ricerca effettuata per Integratori Italia da GFK Eurisko “Il mondo degli integratori alimentari”. I dati, presentati da Isabella Cecchini, direttore del Dipartimento Ricerche sulla Salute di GFK Eurisko, dicono che il 51% di chi vuole informarsi su questi prodotti lo fa attraverso il web, il 47% si rivolge al medico, e il 40% al farmacista.

«Il progetto rappresenta la naturale evoluzione di una comune sensibilità e dell’impegno sul fronte della corretta informazione in tema di integratori verso il consumatore finale e i professionisti della salute» ha detto Anna Paonessa, responsabile di Integratori Italia – AIIPA. «Un impegno comune che affonda le radici nell’analisi dei bisogni di informazione, della necessità di difendersi dalle false notizie, spesso diffuse in rete, a volte con impatti molto negativi sulla salute pubblica».

Poster, depliant e un piccolo espositore da banco sono i materiali a disposizione dei farmacisti per sensibilizzare il pubblico sulla necessità di avere informazioni corrette e basate su evidenze scientifiche sugli integratori, spesso oggetto di false notizie sui social network e nel web in generale.

«Il progetto si pone al servizio del consumatore per aiutarlo a orientarsi tra le numerose notizie concernenti il mondo degli integratori» ha spiegato Annarosa Racca, past presidente di Federfarma. «La farmacia diventa un punto di riferimento sempre più essenziale per il mantenimento della salute, che non significa più solo assenza di malattia bensì anche benessere psicofisico. Il cittadino è sempre più attivo nel cercare risposte alle proprie esigenze e nella partecipazione alle scelte per mantenere la propria salute e sentirsi in forma. Anche per quanto riguarda la scelta degli integratori per trovare le risposte giuste il cittadino ha bisogno di fonti attendibili. Come è la farmacia, ogni giorno impegnata a divulgare notizie scientificamente corrette e a sfatare pericolose inesattezze e falsi miti che viaggiano indisturbati su alcuni mezzi di informazione».

http://www.inpharmamag.it/2017/06/01/integratori-in-farmacia-con-federfarma-e-aiipa/

Integratori, la corretta informazione in farmacia e sul web

È di recente presentazione la campagna “Integratori e benessere: informazioni corrette in farmacia e a portata di click”, realizzata da integratori italia- aiipa e federfarma (Federazione Nazionale Titolari di Farmacia), naturale evoluzione di una comune sensibilità e impegno sul fronte della corretta informazione verso il consumatore finale e i professionisti della salute. Un impegno che affonda le radici nell’analisi dei bisogni di informazione, della necessità di difendersi dalle false notizie, spesso diffuse in rete, a volte con impatti molto negativi sulla salute pubblica. L’iniziativa si basa su materiali informativi (espositore, leaflet e poster), che invitano gli utenti a rivolgersi alla farmacia per avere notizie corrette sugli integratori alimentari e a visitare la pagina FB Integratori & Benessere e il sito www.integratoriebenessere.it.
Trasferire ai lettori e utenti della pagina fb una comunicazione bilanciata e basata su evidenze scientifiche rappresenta un nostro obiettivo. Per questo, da gennaio 2017 abbiamo deciso di ispirarci ai principi di Health On The Net Foundation, organizzazione che ha definito uno standard etico per la trasparenza e la credibilità dei siti di informazione scientifica. Le nostre informazioni sono verificate da Nutrition Foundation of Italy, ente no-profit per la ricerca scientifica e la formazione nel campo dell’alimentazione (http://www.nutrition-foundation.it ) e, dal lancio della campagna, da Federfarma. I principi a cui ci ispiriamo: autorevolezza, complementarietà (le informazioni presentate non devono mai sostituire la relazione con il farmacista o medico), attribuzione, giustificazione (i contenuti scientifici non firmati devono attenersi alle indicazioni espresse dalla normativa), finanziamento, trasparenza.
La necessità di fornire al consumatore strumenti accreditati per orientarsi nella scelta del corretto integratore è stata rilevata anche dalla ricerca GFK Eurisko “Il mondo degli integratori alimentari”, recentemente realizzata per Integratori Italia, che ha fatto emergere le attuali conoscenze e l’utilizzo degli integratori alimentari presso la popolazione italiana adulta, le attese di comunicazione e i canali migliori per veicolare l’informazione. I risultati evidenziano che 3 italiani su 4 hanno utilizzato integratori alimentari almeno una volta e circa il 50% li ha utilizzati di recente (nell’ultimo anno). Se oggi solo il 16% cerca informazioni sugli integratori, quasi la metà (42%) è tuttavia interessato ad avere più informazioni, soprattutto sui benefici per l’organismo, sui rischi e le controindicazioni e sulle modalità di utilizzo.

Per quanto riguarda le fonti, la ricerca di informazioni avviene in primis attraverso il web, riferimento per il 51% di chi ha cercato informazioni, e successivamente attraverso il medico (47%) – soprattutto il medico di medicina generale (33%) – e il farmacista (40%), considerate le fonti più credibili e autorevoli per più dell’80% degli intervistati. Nella percezione degli italiani il mondo degli integratori alimentari è fortemente ancorato a due grandi categorie di prodotti: vitamine e sali minerali, citate spontaneamente da 1 intervistato su 4. Integrare carenze alimentari, rinforzare l’organismo in caso di stanchezza e stress e supportare durante l’attività sportiva: sono le tre funzioni maggiormente attribuite agli integratori alimentari. Vi è un grande bisogno di informazione sul mondo degli integratori, per ampliare l’universo concettuale ancora fortemente ancorato alla funzione di re- integrazione, recupero e rinforzo, per trasferire in maniera chiara le funzioni e le modalità d’uso dei prodotti. Ci auguriamo che, insieme alle farmacie, dove operano i farmacisti, consulenti globali per la salute, questo progetto contribuisca a far crescere un dialogo sempre più serio e responsabile con il cittadino in tema di integrazione alimentare.

http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/notizie-flash/2017-05-30/integratori-corretta-informazione-farmacia-e-web-164717.php?uuid=AEAZkoVB

Al via campagna “multicanale” Federfarma-Aiipa per informare sugli integratori

Tre italiani su quattro hanno fatto ricorso almeno una volta all’integrazione alimentare e uno su due, il 16%, cerca attivamente informazioni su questo tipo di prodotti e quasi la metà (il 42%) avrebbe comunque interesse a ricevere maggiori notizie: sui benefici per l’organismo (soprattutto i sali minerali), su rischi e controindicazioni (in particolare riguardo a prodotti meno usati come aminoacidi e carnitina) e sulle modalità di utilizzo (vitamine e prodotti a base di erbe). E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Gfk Eurisko per Integratori Italia-Aiipa (associazione che riunisce i produttori del comparto) su un campione di mille persone rappresentativo della popolazione italiana: la ricerca di informazioni, dice l’indagine, avviene innanzitutto sul web (quasi la metà di quel 16% che va a caccia di notizie) e quindi dai professionisti della salute: il medico di famiglia (47%) e il farmacista (40%) in primo luogo, considerati le fonti più credibili e autorevoli per l’80% degli intervistati.

Prende le mosse da questi dati la campagna “multicanale” – social-web e farmacie – che Integratori Italia-Aiipa e Federfarma hanno presentato ieri nella giornata inaugurale di Cosmofarma Exhibition 2017: da una parte la pagina Facebook “Integratori & Benessere” e il sito Integratoriebenessere.it, dall’altra i presidi della croce verde, dove i consumatori troveranno espositori, pieghevoli e poster che diffonderanno l’invito a rivolgersi al farmacista e a visitare le due risorse internet per avere informazioni corrette sugli integratori. «Il progetto» ha spiegato Anna Paonessa, responsabile di Integratori Italia-Aiipa «rappresenta la naturale evoluzione della comune sensibilità di aziende e farmacie per la corretta informazione in tema di integratori, un impegno condiviso che affonda le radici nell’analisi dei bisogni di informazione, della necessità di difendersi dalle false notizie, spesso diffuse in rete, a volte con impatti molto negativi sulla salute pubblica».

«Questa campagna» ha aggiunto la presidente nazionale di Federfarma, Annarosa Racca «si pone al servizio del consumatore per aiutarlo a orientarsi tra le numerose notizie concernenti il mondo degli integratori. La farmacia si riconferma così punto di riferimento essenziale per il mantenimento della salute, che non significa più solo assenza di malattia bensì anche benessere psicofisico. Da sempre la farmacia è quotidianamente impegnata a divulgare notizie scientificamente corrette e a sfatare pericolose inesattezze e falsi miti che viaggiano indisturbati su alcuni mezzi di informazione».

Pagina Facebook e sito web, in particolare, assicureranno agli utenti informazioni autorevoli e certificate nelle fonti, complementari rispetto alla relazione con il farmacista e il medico, corredate di bibliografia, verificate da Nutrition foundation of Italy (ente no-profit per la ricerca scientifica e la formazione nel campo dell’alimentazione) e da Federfarma. «Dalla ricerca» ha commentato infine Isabella Cecchini, direttore Dipartimento ricerche sulla salute di Gfk Eurisko «emerge la necessità di ampliare l’universo concettuale connesso all’integratore alimentare, oggi fortemente ancorato alla funzione di re-integrazione, recupero e rinforzo. Vanno comunicate in maniera chiara le funzioni e le modalità d’uso dei prodotti e soprattutto, garantite informazioni credibili da parte di fonti serie ed autorevoli». In questo, ha sottolineato Cecchini, il farmacista non deve sentire il web come un concorrente: «Le indagini dicono che la gran parte di chi cerca informazioni sui social o su internet, poi si rivolge comunque al farmacista o al medico per vagliare con lui l’affidabilità o la credibilità di quanto letto».

https://www.federfarma.it/Edicola/FiloDiretto/Filodiretto/maggio2017/06-05-2017-17-12-41.aspx

Al via la campagna di comunicazione nazionale “integratori e benessere: informazioni corrette in farmacia e a portata di click”

FEDERFARMA (Federazione Nazionale Titolari di Farmacia) e INTEGRATORI ITALIA – AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari) hanno presentato la campagna nazionale “INTEGRATORI E BENESSERE: INFORMAZIONI CORRETTE IN FARMACIA E A PORTATA DI CLICK”.

“Il progetto rappresenta la naturale evoluzione di una comune sensibilità e dell’impegno sul fronte della corretta informazione in tema di integratori verso il consumatore finale e i professionisti della salute, un impegno comune che affonda le radici nell’analisi dei bisogni di informazione, della necessità di difendersi dalle false notizie, spesso diffuse in rete, a volte con impatti molto negativi sulla salute pubblica” sottolinea Anna Paonessa, responsabile di INTEGRATORI ITALIA-AIIPA.

La campagna prevede la distribuzione, presso le farmacie, di materiali informativi – espositore, leaflet e poster- che invitano i consumatori a rivolgersi alla farmacia per avere informazioni corrette sugli integratori alimentari e a visitare la pagina FB Integratori & Benessere e il sito www.integratoriebenessere.it.

“Il progetto presentato oggi si pone al servizio del consumatore per aiutarlo a orientarsi tra le numerose notizie concernenti il mondo degli integratori” spiega Annarosa Racca, presidente di Federfarma. “La farmacia diventa un punto di riferimento sempre più essenziale per il mantenimento della salute, che non significa più solo assenza di malattia bensì anche benessere psicofisico. Il cittadino è sempre più attivo nel cercare risposte alle proprie esigenze e nella partecipazione alle scelte per mantenere la propria salute e sentirsi in forma. Anche per quanto riguarda la scelta degli integratori per trovare le risposte giuste il cittadino ha bisogno di fonti attendibili. Come è la farmacia, quotidianamente impegnata – anche con la partecipazione all’iniziativa presentata oggi – a divulgare notizie scientificamente corrette e a sfatare pericolose inesattezze e falsi miti che viaggiano indisturbati su alcuni mezzi di informazione.”

INTEGRATORI ITALIA si impegna da sempre a trasferire ai lettori e agli utenti della pagina Facebook Integratori & Benessere una comunicazione bilanciata e basata su evidenze scientifiche. Nell’ottica di un continuo miglioramento della propria comunicazione, dal gennaio 2017 INTEGRATORI ITALIA ha deciso di ispirarsi ai principi espressi da HEALTH ON THE NET FOUNDATION (www.healthonnet.org), organizzazione che ha definito uno standard etico per la trasparenza e la credibilità dei siti di informazione scientifica, per orientare la propria attività informativa ad un livello di correttezza scientifica e trasparenza sempre più elevato.

La correttezza delle informazioni è anche verificata da Nutrition Foundation of Italy, ente no-profit per la ricerca scientifica e la formazione nel campo dell’alimentazione (http://www.nutrition-foundation.it) e da Federfarma.

I  principi a cui ci ispiriamo
• Autorevolezza: fonte delle informazioni sempre ben indicata e fornita da esperti qualificati.
• Complementarietà: le informazioni presentate non devono mai sostituire la relazione con il proprio farmacista o medico.
• Attribuzione: informazioni scientifiche sempre accompagnate dalla fonte bibliografica in modo chiaro, esaustivo e completo.
• Giustificazione: i contenuti scientifici non firmati da esperti e professionisti qualificati devono attenersi alle indicazioni espresse dalla normativa.
• Finanziamento: chiara riconoscibilità dell’organizzazione coinvolta nel finanziamento, nei servizi e nel materiale della pagina FB e sito
• Trasparenza: chiaro riferimento per eventuali contatti (es. indirizzo mail).
L’importanza delle fonti

La necessità di fornire al consumatore strumenti accreditati per orientarsi nella scelta del corretto integratore è stata rilevata anche dalla ricerca GFK Eurisko dal titolo “Il mondo degli integratori alimentari” realizzata per Integratori Italia su circa 1.000 soggetti rappresentativi della popolazione italiana.

“La ricerca ha fatto emergere le attuali conoscenze e l’utilizzo degli integratori alimentari presso la popolazione italiana adulta, le attese di comunicazione e i canali migliori tramite cui veicolare l’informazione in quest’area” dichiara Isabella Cecchini, Direttore Dipartimento Ricerche sulla Salute di GFK Eurisko. “In estrema sintesi, risulta che 3 italiani su 4 hanno utilizzato integratori alimentari almeno una volta e circa il 50% li ha utilizzati di recente (nell’ultimo anno).

• Inoltre, se oggi solo il 16% cerca informazioni sugli integratori, quasi la metà (42%) è tuttavia interessato ad avere più informazioni: soprattutto sui benefici per l’organismo (soprattutto per i sali minerali), sui rischi e le controindicazioni (soprattutto per categorie meno usate e conosciute, quali gli aminoacidi e la carnitina) e sulle modalità di utilizzo (soprattutto per vitamine e prodotti a base di erbe).

• Per quanto riguarda le fonti, la ricerca di informazioni avviene in primis attraverso il web, riferimento per il 51% di chi ha cercato informazioni, e successivamente attraverso il medico (47%) – soprattutto il medico di medicina generale (33%) -e il farmacista (40%), considerate le fonti più credibili e autorevoli (per più dell’80% degli intervistati).

• Nella percezione degli italiani il mondo degli integratori alimentari è fortemente ancorato a due grandi categorie di prodotti: vitamine e sali minerali, citate spontaneamente da 1 intervistato su 4 e su sollecito dall’83% degli intervistati. Integrare carenze alimentari, rinforzare l’organismo in caso di stanchezza e stress e supportare durante l’attività sportiva: sono le tre funzioni maggiormente attribuite dagli italiani agli integratori alimentari.

Emerge pertanto la necessità di ampliare l’universo concettuale connesso all’integratore alimentare, oggi fortemente ancorato alla funzione di re- integrazione, recupero e rinforzo, comunicare in maniera chiara le funzioni e le modalità d’uso dei prodotti e soprattutto, sul piano della comunicazione, garantire informazioni credibili da parte di fonti serie ed autorevoli sul tema” conclude Cecchini.

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